LECTIO BREVIS / 10

Appunti e spunti minimi su libri letti, riletti, sfogliati

A cura di Roberto Mandile

PUNTATA 10
IL MESTIERE DEL CINEMA


UN CLASSICO: “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” di Luigi Pirandello
UN GIALLO: “Compleanno con delitto” di Lange Lewis
DALLO SCAFFALE: “Eva” di James Hadley Chase
LECTIO BREVISSIMA: “Diario degli errori” di Ennio Flaiano

UN CLASSICO
“D’un classico ogni prima lettura è in realtà una rilettura” (Italo Calvino)

Luigi Pirandello – QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE (ediz. orig. 1915)

Di cosa parla: Serafino Gubbio, operatore cinematografico della casa Kosmograph, si ritrova ad essere testimone a Roma del dramma passionale che si anima intorno all’attrice russa Varia Nestoroff, grande seduttrice e mangiatrice d’uomini: il suo ex amante Aldo Nuti non ha accettato la separazione forzata dalla donna dopo il suicidio del fidanzato di lei, il pittore Giorgio Mirelli. Ma anche Aldo dovrà fare i conti con la relazione che la Nestoroff ha intrecciato con l’attore Carlo Ferro…

Commento: Criticando, in pieno clima futurista, i cantori del progresso tecnologico e dissolvendo gli stilemi del romanzo d’appendice, Pirandello svela impietosamente i meccanismi di alienazione dell’uomo novecentesco. La realtà e la sua riproduzione artificiale attraverso la macchina da presa non sono più distinguibili e il flusso continuo delle immagini che scorrono, privo di pathos, è destinato a essere accompagnato dall’afasia che accomuna chi riprende e chi è ripreso (il cinema è ancora muto).

GIUDIZIO: ***½

UN GIALLO
“Il romanzo poliziesco è un gioco intellettuale; anzi uno sport addirittura” (S.S. Van Dine)

Lange Lewis – COMPLEANNO CON DELITTO (ediz. orig. 1945)

Di cosa parla: Com’è possibile che Albert, regista cinematografico di tanti film di scarso valore, muoia avvelenato alla vigilia del compleanno della moglie Victoria, nota autrice di gialli e sceneggiatrice per Hollywood, proprio secondo le modalità descritte nel romanzo scritto da lei e prossimo a essere portato sullo schermo da lui, pronto finalmente al grande salto di qualità? Eppure è proprio quello che accade nella villa di Beverly Hills dove i due coniugi vivono. All’ispettore Richard Tuck il compito di sbrogliare la matassa…

Commento: L’altra faccia della California: la patria dell’hard-boiled, il giallo d’azione dove agiscono gli antieroi dei romanzi di Chandler e Hammett, Philip Marlowe e Sam Spade (fonte di ispirazione di tanti film hollywoodiani), è qui teatro d’un bel giallo classico, tutto d’ambientazione cinematografica, con un investigatore eccentrico e acuto della Squadra Omicidi di Los Angeles, la stessa cui apparterrà, anni dopo, anche il tenente Colombo.   

GIUDIZIO: ***

DALLO SCAFFALE
“La Biblioteca è così enorme che ogni riduzione d’origine umana risulta infinitesima” (Jorge Luis Borges)

James Hadley Chase – EVA (ediz. orig. 1945)

Di cosa parla: Clive Thurston deve la sua fama letteraria a un trucco: ha spacciato per sua la commedia di uno scrittore defunto. È stato un trionfo, grazie al quale ha potuto pubblicare anche tre suoi romanzi, meno riusciti, ma altrettanto baciati dal successo. A Hollywood registi e produttori sono sempre più interessati alle sue opere; e poi c’è Carol, una giovane sceneggiatrice innamorata di lui. Ma una sera nella sua vita compare Eva, una prostituta per la quale un uomo può perdere la testa…

Commento: Nel nutritissimo corpus delle opere di Chase, maestro inglese del giallo all’americana, questo è un romanzo anomalo, per la mancanza di un qualsivoglia crimine. È un dramma a tinte fosche, per la storia di degradazione morale del protagonista, vittima di sé stesso e del meccanismo perverso del mondo hollywoodiano, ben raffigurato da un autore che lo conosceva soltanto attraverso la letteratura (la sua frequentazione con gli Stati Uniti avvenne in tarda età quando, da turista, visitò solo la Florida e New Orleans).

GIUDIZIO: ***

LECTIO BREVISSIMA

Ennio Flaiano – DIARIO DEGLI ERRORI (1970)

Si parla di crisi del cinema. Per capire qualcosa bisogna prima chiedersi che cos’è un film. È un’opera d’arte… eccetera.
In più c’è da osservare che è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore resta immobile.
Può succedere il contrario: che l’opera eccetera. E allora si ha la crisi.
Cioè, il film non interessa più. Lo spettatore si distrae in altri modi. Viaggi, esperienze di vita, va persino al teatro e legge, nei casi peggiori.
Il film si ferma. Perché? Per varie ragioni. Una certa avidità di guadagno da parte di chi li fa non è da escludersi. Ma vediamo la ragione più importante. Si tende a ripetere il successo precedente. Cioè si pensa che il pubblico sia uno scimmione che voglia sempre le stesse noccioline.
Ma il pubblico cambia. C’è ancora lo spettatore che va sempre al cinema, ma c’è lo spettatore che ci va ogni tanto e questo giudica. Non si va più al cinema, ma a vedere il film, ogni volta. È una differenza enorme. La crisi dunque è questa, nello spettatore.
Le idee. Si sente parlare di mancanza di idee. Ma le idee sono tutte lì. Bisogna saperle vedere e avere il coraggio di realizzarle. Ci sono registi che lo fanno, produttori che hanno questo coraggio, altri no. La mia esperienza mi insegna che la maggior parte di produttori temono le idee nuove o sono legati da interessi troppo forti e mettono le idee nuove in otri vecchi, ossia, i divi, i registi che danno affidamento di successo, eccetera.