LECTIO BREVIS / 13

Appunti e spunti minimi su libri letti, riletti, sfogliati

A cura di Roberto Mandile

PUNTATA 13
L’UNO E IL DOPPIO


UN CLASSICO: “Narciso e Boccadoro” di Herman Hesse
UN GIALLO: “Le incantatrici” di Pierre Boileau e Thomas Narcejac  
DALLO SCAFFALE: “Yoshe Kalb” di Israel Joshua Singer  
LECTIO BREVISSIMA: “Storia meravigliosa di Peter Schlemihl” di Adelbert von Chamisso

UN CLASSICO
“D’un classico ogni prima lettura è in realtà una rilettura” (Italo Calvino)

Hermann Hesse – NARCISO E BOCCADORO (ediz. orig. 1930)

Di cosa parla: In un Medioevo stilizzato, nel convento di Mariabronn il monaco Narciso, intriso di fede e spiritualità, dotato di sensibilità e passione per lo studio, stringe amicizia con Boccadoro, animato da pulsioni terrene e inquietudini. Sarà Narciso a far scoprire all’amico, che il padre ha mandato in convento con l’intento di fargli espiare la natura peccaminosa della madre, la sua vera natura. Abbandonata la vita religiosa, Boccadoro inizierà un’esistenza vagabonda dedicandosi all’arte e all’amore…

Commento: Romanzo d’amicizia e di formazione, racconto d’avventure, favola allegorica, novella filosofica: c’è un po’ di tutto (forse troppo) in questo libro, specchio fedele del suo eclettico (tanto celebrato quanto discusso) autore. Il contrasto tra spirito e materia, incarnato dai due protagonisti, opposti e complementari, è troppo esplicito per essere del tutto convincente. Lo sdoppiamento rischia alla lunga di essere solo pretesto per la morale finale: seguite la vostra vocazione fino in fondo e troverete la felicità.    

GIUDIZIO: **

UN GIALLO
“Il romanzo poliziesco è un gioco intellettuale; anzi uno sport addirittura” (S.S. Van Dine)

Pierre Boileau e Thomas Narcejac – LE INCANTATRICI (ediz. orig. 1957)

Di cosa parla: Pierre Doutre, figlio di un celebre illusionista e prestigiatore, noto col nome d’arte di professor Alberto, e della sua assistente Odette, è cresciuto quasi come un orfano in un collegio svizzero. Ne esce alla morte del padre, al cui funerale vede per la prima volta Hilda e Greta, due gemelle tanto belle quanto assolutamente identiche. Stregato dalle due donne, decide di entrare nella compagnia del padre defunto e di seguirne le orme: si affida alla madre per diventare a sua volta un illusionista e inscenare un numero incentrato proprio sulle due gemelle, ma l’ombra della morte si allunga…

Commento: Da Boileau e Narcejac, prolifica coppia noir francese, autori, tra gli altri, anche di “D’entre les morts” (pubblicato un anno dopo questo romanzo) da cui Hitchcock trasse “Vertigo”(in italiano l’uno e l’altro noti come “La donna che visse due volte”), una bella variazione sul tema del doppio. La storia ha tutti i tratti dell’incubo per il protagonista, schiacciato tra il complicato rapporto con i genitori e l’amore impossibile per le due gemelle. È l’ennesima conferma che il perturbante resta l’intuizione di Freud che ha avuto più applicazioni in letteratura.

GIUDIZIO: ***½

DALLO SCAFFALE
“La Biblioteca è così enorme che ogni riduzione d’origine umana risulta infinitesima” (Jorge Luis Borges)

Israel Joshua Singer – YOSHE KALB (ediz. orig. 1933)

Di cosa parla: Per potersi sposare per la quarta volta, Rabbi Melech, l’anziano rabbino di Nyesheve, in Galizia, deve prima combinare il matrimonio della figlia. Lo sposo prescelto è Nahum, che però, dopo qualche tempo, scompare nel nulla. Riapparirà quindici anni dopo, ma gli ebrei della città di Bialogura sostengono che si tratti in realtà di Yoshe il tonto, scappato dalla loro città dopo le nozze forzate con la figlia dello scaccino, rimasta incinta. Settanta rabbini vengono convocati da tutta l’Europa per rivolgere all’uomo la domanda: “Chi sei?”…

Commento: Dei due fratelli Singer, Israel Joshua è il maggiore d’età, nonché il meno conosciuto; a lungo è stato ignorato in Italia al cospetto di Isaac Bashevis (premio Nobel 1978). E dire che questo libro, che all’uscita ebbe enorme successo (ne fu tratta anche una pièce teatrale, altrettanto fortunata), non ha nulla per essere considerato minore. Eccezionale concentrato dei grandi temi della letteratura ebraica, è un esempio mirabile di arte narrativa.

GIUDIZIO: ***½

LECTIO BREVISSIMA

Adelbert von Chamisso – STORIA MERAVIGLIOSA DI PETER SCHLEMIHL (1814)

La morale è la stessa di Cappuccetto Rosso: diffidare degli sconosciuti. Ma la storia, modellata sul mito faustiano, è il più classico patto del diavolo. Peter Schlemihl, giovane povero, arriva in una nuova città per trovare lavoro. Incontra un uomo vestito di grigio che gli propone di vendergli la sua ombra in cambio di una borsa magica da cui escono continuamente monete d’oro. Peter naturalmente accetta e da quel momento cominciano i suoi guai: insieme all’ombra, perderà la donna amata e non solo. Ma troverà la felicità (come nelle fiabe che finiscono bene: Cappuccetto Rosso si salva nella versione dei fratelli Grimm, non in quella di Perrault).